Premessa necessaria: nessun social è nato per vendere. Vendere resta la CONSEGUENZA della nostra presenza sui social. Se sappiamo starci, i fantomatici algoritmi ci premieranno e quindi, forse, saremo in grado di CONVERTIRE > portare traffico al proprio sito, creare brand awareness, vendere sul proprio e-commerce).
Sapere però le differenze fra i vari social, può aiutare a scegliere quello che fa per noi. E quindi, via, verso il bullet-spiegone:
- FACEBOOK: padre di tutti i social, il suo scopo è fare community, non trattare le persone da “portafogli”. Ovvio che bisogna esserci, tutti. Quindi, diciamo subito che FB è una presenza necessaria. Anche in virtù dei numeri essendo il più popolato, secondo solo a Youtube.
Come può essere usato da un brand? Per dare informazioni utili riguardo ai propri prodotti/servizi.
Avere una pagina FB è importante anche perchè un business la dovrà collegare all’account Instagram. - INSTAGRAM: nato nel 2010, in pochissimo tempo è diventato il social che “converte” di più (v.s.). Come FB, va bene per tutti, dai liberi professionisti alle grandi aziende, ma come per FB l’importante è sempre creare contenuti di valore, informare, e regalare “pillole” del nostro servizio/prodotti per intrattenere la nostra community e fidelizzarla.
- PINTEREST: nato nel 2009, ci ha messo un po’ a entrare nei nostri cuori, in Italia è ancora poco usato (e questo, paradossalmente, è un bene) Definirlo social è fargli un enorme torto, è un Google ma molto meglio impaginato e con immagini molto più belle. Nel solo 2019 ha conosciuto un incremento di utenti del 9,1%, raggiungendo quota 300K di persone. Ecco perchè è un bene che sia ancora moderatamente popolato.
Ha un ulteriore vantaggio rispetto ai social di Mark: la vita dei post. Mentre su FB/IG i post hanno una vita media di 90 minuti, su Pinterest la vita di un Pin/Post si aggira sui 3 mesi e mezzo. Quindi va da sè che è molto conveniente esserci.
Viene prevalentemente utilizzato per cercare idee, su tutto: dai tagli di capelli alle idee per la casa, alle soluzioni per le piante.
Quindi a chi è adatto: liberi professionisti quali architetti, interior designers, ingegneri, make up artist, professionisti dei social, garden designers, pubblicitari, chi ha un e-commerce, jewellry design, brandi di abiti. Insomma, essendo uno strumento di ricerca visiva e non, è adatto a tutti coloro che offrono servizi e hanno un e-commerce.
Approfondirò altri due social (twitter e Linkedin) in un altro post perchè aspetto commenti.
Spero questo post vi sia utile e si accettano suggerimenti.
PS: questo post è stato scritto domenica 11 ottobre, alle ore 19.30 ascoltando John Coltrane suonare I’m Old Fashioned.
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