I social ti fanno credere di avere un business, ma senza di loro esisteresti ancora?

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“Nessuno legge piùu’ i blog” 🤦‍♀️

Mi è stato detto e scritto millemila volte. E probabilmente l’hai sentito dire anche tu. In un mondo che corre a botte di reel da 10-30 secondi e post usa-e-getta, sembra che i contenuti lunghi siano destinati all’oblio.

❓ Ma se fosse davvero così, perché le persone passano ore a guardare interviste e podcast su YouTube? Perché gli articoli approfonditi vengono ancora condivisi e citati su LinkedIn? Perché chi crea contenuti di valore continua ad attrarre clienti mentre chi insegue solo le mode social è costretto a rincorrere il prossimo trend?

La verità è che non è il formato il problema, ma la sostanza. Le persone leggono ancora, guardano video lunghi e ascoltano podcast se trovano contenuti che danno valore, che educano e che fanno riflettere

Il vero problema è che molti freelance e professionisti digitali hanno paura di esporsi in modo strutturato. È più facile pubblicare un carosello veloce (che poi se te lo dice Mosseri, vuoi non pubblicare un carosello?) che prendersi il tempo per articolare un pensiero e metterlo nero su bianco. Eppure, se vuoi vendere servizi di valore, il tuo pubblico ha bisogno di più di un reel da 15 secondi: ha bisogno di fidarsi di te 🤜🤛

E qui entra in gioco il cuore del problema: se il tuo business dipende solo dai social veloci, stai costruendo sulla sabbia 🤷‍♀️.

Un blog, un canale YouTube o un podcast non sono solo strumenti di marketing, ma asset strategici che lavorano per te nel tempo. In questo articolo ti spiegherò perché affidarsi solo ai social media è un errore, perché il contenuto lungo è un vantaggio competitivo e come puoi integrare un ecosistema di contenuti duraturi per attrarre clienti migliori senza stressarti a postare ogni giorno.

Pront* a smontare questo falso mito e a cambiare prospettiva? Allora iniziamo.

i social danno davvero visibilità alla tua attivita'

i social danno davvero visibilita’ alla tua attivita’?: DI COSA PARLEREMO:

Il mito: “I social sono tutto

I contenuti lunghi sono un asset, non un peso

4 Strategie per un ecosistema di contenuti duraturo

long-form mindset

Differenziazione e Brand Identity

educa il tuo pubblico

vendere diventaà più facile

Qualita’à delle Relazioni (e dei Lead)

Cambia mindset: costanza e non urgenz

Conclusione

Il mito: “I social sono tutto, i contenuti lunghi non servono piu’ù” 🙄

C’è questa convinzione, errata, che, se sei un* freelance in cerca di clienti, ti convenga puntare tutto sui social media perché sono veloci, hanno un bacino d’utenza vastissimo e ti permettono di entrare in contatto immediato con i potenziali acquirenti. In altre parole, il mito suggerisce che aprire o mantenere un blog (o un canale di approfondimento come YouTube) sia una fatica inutile: tutto si risolve con un reel o con un post rapido che catturi l’attenzione. L’idea di fondo è che la rapidità e l’effimero vincano sempre sul contenuto di spessore 🤐

E poi c’è la questione delle vanity metrics: like, visualizzazioni e follower non equivalgono a clienti paganti. L’autorevolezza non si costruisce con una carrellata di caroselli, ma con contenuti che mostrano competenza. E la fiducia, soprattutto in ambito professionale, nasce dal coraggio di esporre il tuo pensiero in modo chiaro e approfondito: parlare solo in pillole può generare incomprensioni, specie se stai vendendo un servizio o una consulenza high ticket.

Quando spieghi per iscritto o in video come lavori, perché hai scelto certi approcci e quali risultati hai ottenuto, mostri padronanza e trasparenza, due qualità che le piattaforme social non sempre favoriscono. Ecco perché continuare a credere che basti un reel o un post a settimana rischia di impoverire la relazione col pubblico e arrivare a danneggiare la tua reputazione: l’immediatezza può attrarre per un istante, ma è la profondità di contenuto a generare una fiducia di lungo periodo 💔.

Questo mito si è radicato perché viviamo in un’epoca in cui si considera un vantaggio competere sul tempo: postare ogni giorno, lanciare aggiornamenti lampo e inseguire trend ti dà l’impressione di non perdere mai il “treno” della visibilità 🚄. MA ci sono 2️⃣ problemi:

  1. L’illusione della visibilità istantanea: i social premiano la velocità, ma non la profondità. Se non pubblichi continuamente, sparisci.
  2. Il dominio degli algoritmi: la tua reach dipende da regole che non controlli. Cambia l’algoritmo e improvvisamente il tuo business ne risente.

Se poi vedi altri freelance ottenere risultati in apparenza rapidi con i social, pensi che questa sia l’unica strada (mi chiedo che fine ha fatto il coraggio di andare controcorrente 🤔). Tuttavia, la velocità di erogazione delle informazioni, tipica delle piattaforme “fast content”, finisce per ridurre drasticamente lo spazio dedicato al pensiero critico: non si ha modo di approfondire le riflessioni, di spiegarle nel dettaglio e di farle maturare nella mente dei potenziali clienti.

Senza un canale di contenuti lunghi (che sia un blog o un video su YouTube), diventa quasi impossibile costruire una vera autorevolezza, perché non hai modo di esporre in maniera completa il tuo metodo o la tua visione.

I social danno davvero visibilita’ alla tua attivita’?: La convinzione errata
L’idea errata di base è che la gente voglia solo snippet veloci, storie da 15 secondi, reel rapidi che catturino l’attenzione istantanea. Secondo questa convinzione, dedicare tempo a un blog o a un canale più “profondo” (come YouTube) sarebbe inutile, perché “nessuno legge più” e i potenziali clienti preferirebbero contenuti leggeri e immediati. Ma veramente pensiamo questo dei nostri clienti o potenziali tali 😲?

I social danno davvero visibilita’ alla tua attivita’?: Perché è facile credere a questo mito
Siamo costantemente bombardati dai social: vediamo persone ottenere centinaia di like, condivisioni e commenti su video brevissimi e ci sembra che quello sia il modo più rapido per avere “successo”. Non è colpa tua se ci credi, anzi: è una convinzione diffusa, alimentata da chi promette risultati veloci. Infatti, sembra logico pensare che chi produce più contenuti e li diffonde rapidamente ottenga maggior visibilità e di conseguenza maggiori entrate. Eppure, questa dinamica “fast” tende a impoverire la scelta del servizio e del professionista a cui affidarsi, soprattutto nel mondo freelance: tu ti fidi di uno che si mostra solo su IG, ti fa vedere risultati mirabolanti ma non ti dice come ci è arrivato? Io no!

I social danno davvero visibilità alla tua attività?: Come questo mito ti blocca
Se punti tutto sul “fast content”, rischi di attirare persone interessate solo a “trucchi lampo” o al guadagno immediato, senza costruire relazioni durature. Così facendo, non crei un’autentica autorevolezza e metti a repentaglio la tua reputazione: condividere riflessioni e spiegazioni articolate, invece, ti distingue dagli altri freelance, perché mostri il coraggio di parlare in modo trasparente e dettagliato. Se non coltivi canali più approfonditi (come un blog o video formativi), potresti non raggiungere l’obiettivo di vendere il tuo servizio a chi cerca una professionista davvero competente e affidabile. In pratica, perdi l’opportunità di vendere a chi è davvero interessato al tuo servizio, al tuo ICA, perchè non spieghi in modo esaustivo cosa fai, come lo fai e perché il tuo metodo funziona, lasciando sul tavolo potenziali clienti che vorrebbero davvero capire il tuo valore prima di contattarti.

I social danno davvero visibilita’ alla tua attivita’? Mia esperienza personale-Risparmio nel processo di vendita

So che il mito “meglio sui social” è sbagliato perché io stessa ho vissuto l’esperienza opposta. Quando ho deciso di puntare seriamente sul blog come canale preferenziale, ho notato un cambio di passo immediato nella qualità delle persone che si interessavano a ciò che facevo. Prima, ero in un flusso continuo di micro-contenuti sui social, che mi davano un po’ di visibilità rapida, è vero, ma spesso attiravano chi cercava soluzioni superficiali o non era davvero disposto a investire in un percorso.

Con il blog, invece, tutto è cambiato: chi arriva a contattarmi, di solito, ha già letto almeno un paio di articoli, ha intuito il mio metodo di lavoro e si è fatto un’idea chiara di come posso aiutarlo. Mi hanno già scelta! 🥳. E vendere diventa più facile.

C’è stato un salto di qualità nelle call conoscitive: non solo sono aumentate quasi del doppio, ma si chiudono tutte.

i social danno davvero visibilita' alla tua attivita'

Quando mi dicono “Ho letto il tuo articolo su come strutturare una strategia di contenuti” oppure “Mi ha colpito la tua riflessione sull’importanza di avere un hub centrale come il blog”, capisco che sto parlando con una persona che non si è fermata al titolo. Questi potenziali clienti arrivano con domande più mirate, sanno già che tipo di contributo posso dare e, molto spesso, sono disposti a investire nel mio servizio perché hanno colto la sostanza del mio approccio. Ed è sorprendente notare come, paradossalmente, più mi focalizzo su contenuti “lenti/lunghi” e di valore, più si alza la percentuale di conversione: è il fattore “approfondimento➡️fiducia.

Ad oggi preferisco dedicare le mie energie a produrre contenuti di qualità, con una struttura solida, che possano vivere nel tempo. Un articolo del blog scritto due mesi fa può portarmi un contatto di valore anche oggi o tra sei mesi. 

UN PO’ DI NUMERI…🔢

…su cosa portano i contenuti lunghi. E queste non sono mie opinioni:

  • Posizionamento su Google: Una ricerca di Backlinko ha rilevato che la lunghezza media dei testi presenti nella prima pagina dei risultati di Google è di circa 1.890 parole. Questo suggerisce che i contenuti più approfonditi tendono a posizionarsi meglio nei motori di ricerca.
  • Coinvolgimento degli utenti: Secondo HubSpot, gli articoli con una lunghezza compresa tra 2.250 e 2.500 parole ottengono il maggior numero di traffico organico.
  • Condivisioni sui social media: Un’analisi di BuzzSumo ha evidenziato che gli articoli di oltre 3.000 parole ricevono il 77% in più di backlink rispetto agli articoli brevi, aumentando la loro visibilità e autorità online.

I social danno davvero visibilita’ alla tua attivita’?: Tassi di conversione dei post sui social media, invece…😒

  • Annunci su Facebook: Gli annunci su Facebook registrano un tasso medio di conversione del 9,21%. Tuttavia, è importante notare che questo dato si riferisce agli annunci a pagamento e non ai post organici. ​socialpower.it+1ranktracker.com+1
  • Engagement su TikTok: TikTok presenta un tasso di coinvolgimento stimato del 5,96%, superiore ad altre piattaforme come Instagram (0,83%). Sebbene questo indichi un alto livello di interazione, non si traduce necessariamente in tassi di conversione elevati. ​

Need I go on? OK, I will

✅ I social danno davvero visibilita’ alla tua attivita’?: Efficacia dei contenuti lunghi

  • Landing page dettagliate: Io sono una fan delle landing pages e questo perchè le landing page che ospitano contenuti estesi possono migliorare le conversioni di oltre il 220%. Questo sottolinea l’importanza di fornire informazioni dettagliate per aumentare le conversioni. ​wpbeginner.com+1ranktracker.com+1
  • Numero di landing page: Le aziende che creano più di 40 landing page ricevono il 1200% di lead in più rispetto a quelle con meno di cinque. Questo dato evidenzia come una maggiore quantità di contenuti dettagliati possa incrementare significativamente la generazione di lead.

i social danno davvero visibilita’alla tua attivita’?: La verita’à: I contenuti lunghi sono un asset, non un peso

Perchè:

1. Profondita’ e autorevolezza

Un post Instagram ti permette di esprimere un pensiero in un paio di righe. Un articolo, un video o un podcast ti danno spazio per articolare la tua visione, andare in profondità di un problema, sviscerare un dubbio, ribaltarlo e buttare la palla nel campo di chi ti legge, raccontare case study e mostrare il tuo metodo in modo strutturato. I clienti che pagano per servizi di valore non vogliono solo frasi ad effetto: vogliono sapere come lavori, perché fai certe scelte e che risultati hai ottenuto ( e no, non valgono le frasi motivazionale, hanno rotto le scatole anche a chi le ha pensate, ok 🤮?).

2. Migliore posizionamento nei motori di ricerca

Un post social scompare in 48 ore. Un articolo ben scritto può generare traffico organico per mesi o anni. La lunghezza media dei testi in prima pagina su Google è di circa 1.890 parole (fonte: Backlinko). Inoltre, gli articoli oltre le 2.000 parole ottengono più backlink e condivisioni (fonte: BuzzSumo).

3. Selezione naturale dei clienti

Questo è uno dei miei motivi prefe perchè ha così tanto senso! Con un blog, chi ti contatta e ha già letto i tuoi articoli, ha capito il tuo metodo e sa cosa aspettarsi. Le call conoscitive diventano più semplici, senza dover spiegare ogni volta chi sei e cosa fai. Risultato? Meno tempo perso e più clienti allineati.

i social danno davvero visibilita’alla tua attivita’? Cosa fare diversamente: 4️⃣ Strategie per un ecosistema di contenuti duraturo

I social danno davvero visibilita’ alla tua attivitA’Ridefinisci il tuo posizionamento

1. Ridefinisci il tuo posizionamento 🧘🏼‍♀️

Non parlare a tutti, ma a chi ha davvero bisogno del tuo servizio. Chiediti: che tipo di contenuti aiuterebbero il mio cliente ideale a capire il mio valore? Se la risposta richiede più di una storia da 15 secondi, allora è il momento di creare qualcosa di più solido.

2. Crea un sistema integrato tra social e contenuti lunghi 📔

Non sto dicendo di abbandonare I social ma di usarli cum grano salis. Guarda lo schimino:

  • Social = teaser ➡️ accendi la curiosità e rimanda a contenuti più approfonditi;  ⬇️
  • Blog, YouTube, Podcast = approfondimento: qui mostri la tua competenza senza limiti di spazio.

Esempio pratico: pubblica un carosello su Instagram con “5 errori da evitare nella tua strategia di contenuti”, e alla fine invita a leggere il blog post completo.

  • Fissare un obiettivo chiaro per il canale di contenuto “long-form”
    Non basta dire “Voglio aprire un blog”. Devi stabilire perché lo fai: vuoi creare uno spazio di approfondimento su un determinato argomento? Vuoi distinguerti dalla concorrenza offrendo la tua visione del campo in cui lavori? Vuoi raccontare i retroscena del tuo metodo? Avere una meta precisa aiuta a mantenerne viva la motivazione.

3. Pianifica contenuti che lavorano per te

Invece di rincorrere la viralità, dedica tempo a creare risorse evergreen:

  • Guide approfondite su argomenti chiave del tuo settore. Che poi possono essere guide, video, articoli, scegli tu;
  • Rispondi alle FAQ in modo dettagliato per rispondere alle domande più comuni (ottimo per ridurre il lavoro nelle call di vendita!);
  • Individua un problema che angustia la tua adience e rispondi in modo approfondito!

4. Misura il successo in modo diverso 📐

Non guardare solo like e follower. Inizia a monitorare:

  • Tempo medio di lettura sul blog (questo lo vedi su GA4);
  • Numero di richieste di preventivo dopo la lettura di un articolo.
  • Numero di lead qualificati generati dai contenuti lunghi.

i social danno davvero visibilita’ alla tua attivita’?: Approccio al long-form mindset

  • Riserva tempo e pianificazione per sviluppare idee più complesse
    Invece di “sparare” contenuti veloci, concediti la libertà di scrivere o registrare contenuti che vadano più in profondità. Programma slot settimanali o mensili dedicati all’ideazione e alla produzione di articoli/video/podcast, così da creare materiali che restino rilevanti a lungo termine.
  • Parti da ciò che sai e vuoi davvero condividere
    Se c’è un aspetto del tuo lavoro o del tuo metodo che nessuno racconta bene, è lì che puoi far emergere la tua autorevolezza. Spendi qualche ora per fare ricerche, creare esempi, spiegare i retroscena: il risultato sarà un contenuto che aiuta davvero le persone a capire il tuo valore.

I social danno davvero visibilita’ alla tua attivitA’ Differenziazione e Brand Identity 🪅

  • Sui social è facile confondersi
    I freelance che puntano tutto sui social finiscono spesso per usare gli stessi trend, suonare le stesse musiche di background, imitare format popolari. È difficile emergere, specialmente in settori affollati.
  • Contenuti di valore creano uno “stile riconoscibile”
    Se curi articoli o materiali di approfondimento, puoi realmente distinguerti: per tono di voce, per idee controcorrente, per case study unici. Diventi la “fonte autorevole” a cui ci si rivolge quando serve una risposta approfondita o un consiglio ben motivato.
  • Condivisione di valori e visione
    Un freelance non è solo un “erogatore di servizi”. È una persona con una storia, una filosofia, un insieme di valori. Un lettore avrà molte più probabilità di sentirsi connesso a te se percepisce la tua visione globale, cosa che richiede inevitabilmente più spazio e tempo per essere raccontata.

Education Marketing: educa il tuo pubblico 🎓

  • Scrivi (o parla) come se stessi spiegando a un amico, o come vorresti fosse stato spiegato a te quando hai iniziato.

 La chiave del blog, di un podcast o di un video lungo sta nell’empatia. Devi mostrare di aver compreso il problema del tuo lettore/ascoltatore e guidarlo verso la soluzione, spiegando il perché delle tue scelte. Così facendo, la tua autorevolezza emerge in modo naturale.

Riduzione di Attriti nel Percorso di Acquisto: vendere diventaà piu’facile 🙌

  • Clienti che arrivano già informati
    Se qualcuno ti scopre tramite un social e poi approda sul tuo blog, avrà a disposizione tutto il tuo archivio per valutare se il tuo servizio è adatto a lui/lei. Quando si deciderà a contattarti, sarà già consapevole dei tuoi valori, del tuo metodo e del tuo stile di lavoro.
  • Minor necessità di “fare pressione”
    Non devi usare strategie di vendita aggressive o di urgenza continua (tecniche mirroring che personalmente trovo anche un filo abiette). I contenuti del blog, ben articolati e pensati per risolvere dubbi, fanno il “lavoro sporco” di educare e far emergere obiezioni. Per te diventa più facile convertire i contatti in clienti: arrivano già convinti di chi sei e di ciò che puoi offrirgli.
  • Possibilità di automatizzare funnel
    Una volta creati contenuti significativi, puoi linkarli in una sequenza email, in un form di contatto, oppure rispondere a domande ricorrenti dei potenziali clienti semplicemente indirizzandoli a un articolo. Risparmi tempo e velocizzi la fase di decisione.

Qualita’à delle Relazioni (e dei Lead) 🌈

  • I social generano spesso contatti “frettolosi”
    Molte persone potrebbero arrivare su un tuo reel o un post in maniera casuale, magari attirate solo da un trend. Spesso non sono davvero interessate o allineate col tuo modo di lavorare. Quindi, anche se riesci ad avere lead in più, possono essere poco qualificati.
  • Un blog seleziona meglio il pubblico
    Chi spende del tempo a leggere un tuo articolo, magari di 1.000 o 2.000 parole, dimostra un interesse genuino e un’attenzione superiore. Di solito, questi lettori diventano lead più consapevoli e inclini a pagare per i tuoi servizi.
  • Fidelizzazione e costruzione di fiducia
    Entrare in profondità sugli argomenti, rispondere a domande, parlare di case study: tutto questo crea un legame emotivo e intellettuale. I potenziali clienti si sentono parte di un percorso, non semplici “visualizzatori” di un contenuto fugace.

i social danno davvero visibilita’alla tua attivita’? :Cambia mindset: costanza e non urgenza 🚧

  • Concediti un approccio “slow burn” (fuoco lento)
    I social creano l’illusione che tutto debba avvenire subito. Ma un blog o un podcast costruiscono autorevolezza su un arco di mesi, se non anni. Abituati all’idea che stai costruendo un vero e proprio “patrimonio di contenuti” che continuerà a portare clienti anche in futuro.
  • Accetta che non tutti i tuoi articoli avranno lo stesso successo
    Anzi, potresti scrivere qualcosa di straordinario che verrà scoperto da un cliente perfetto fra sei mesi. Il cambiamento di mentalità sta proprio qui: non inseguire solo le metriche del momento, ma punta a creare valore duraturo.

I social danno davvero visibilita’ alla tua attivita’?: Usa Pinterest come Ponte tra Social e Contenuto Approfondito 📌

  • Pinterest è un amplificatore dei tuoi contenuti lunghi: se scrivi un articolo (come sto facendo io adesso) sufficientemente lungo, tiri fuori così tanti pin che copri più di un mese e non ci pensi più. 
  • E su Pinterest le persone non trovano te, trovano i tuoi contenuti. Big dif! Qui trovi un articolone in merito

Impara ad Amare il Processo

  • Vedi il blog (o il canale lungo) come un progetto personale
    A volte, creare contenuti di spessore può diventare perfino un “diario” professionale, dove raccogli i tuoi pensieri e riflessioni. In questo modo, resti anche in allenamento continuo, studiando, sperimentando e poi condividendo. Si parla tanto di journaling 📙 e poi quando si tratta di scrivere, tutti nel panico. Essù!
I social danno davvero visibilita' alla tua attivita'

i social danno davvero visibilitA’ alla tua attivita’?: A QUESTO PUNTO POTRESTI CHIEDERTI… 🤔

Potresti chiederti: “Ma io non voglio scrivere. Non amo la scrittura e non mi va di mettermi al computer per ore”. È un dubbio assolutamente comprensibile e non sei il solo a provarlo. Tuttavia, non dimenticare che l’autorevolezza e le vendite non dipendono unicamente dal “come” eroghi il tuo contenuto, ma dalla sostanza e dal valore che offri. Se preferisci parlare a braccio o ti trovi più a tuo agio davanti a una telecamera, non sentirti obbligato a scrivere articoli lunghissimi. Piuttosto, puoi sperimentare formati come i video su YouTube o i podcast, e poi far trascrivere o sintetizzare i tuoi contenuti in forma testuale sul tuo blog. In questo modo, anche senza redigere ogni parola, avrai comunque un archivio di contenuti profondi e duraturi a cui il tuo pubblico potrà fare riferimento quando vorrà saperne di più su di te e sui tuoi servizi. E pensa, puoi anche smettere di scrivere articoli! 


Inoltre, considera che l’autorevolezza nasce dalla capacità di proporre riflessioni che sfidano lo status quo del tuo settore. L’importante è dare sostanza alla tua visione. Sfida gli eventi! ⚔️


Alla fine, ciò che conta per generare vendite non è lo stile impeccabile o la tua predisposizione naturale alla scrittura: è la capacità di mostrare competenza, coerenza e passione. Quando trovi il modo migliore per esprimere te stesso – fosse anche un audio convertito in testo o un talk di mezz’ora su YouTube – attiri persone realmente interessate a ciò che offri. E a quel punto, il passaggio alla vendita risulta molto più semplice perché il tuo pubblico ti percepisce già come un professionista autorevole, che investe tempo e dedizione nel proprio lavoro. Perciò, non lasciarti bloccare dalla frase “non voglio scrivere”: cerca alternative creative alla scrittura che rendano evidente il valore del tuo servizio.

i social danno davvero visibilita’ alla Tua attivita’?: conclusione

Se fino a oggi hai creduto che bastasse puntare solo sui social per promuovere il tuo servizio, ora sai che questa è una visione limitante. I contenuti lunghi – blog, YouTube o podcast – non solo ti aiutano a educare meglio la tua audience, ma attirano anche clienti più in target e ti danno pieno controllo sul tuo posizionamento. Affidarsi esclusivamente ai social significa giocare con regole imposte da piattaforme che cambiano continuamente, mentre costruire un archivio di contenuti di valore ti permette di consolidare la tua autorevolezza nel tempo. È ora di smettere di inseguire solo l’istantaneità e iniziare a investire nella profondità 💡.

Non devi scrivere tutti i giorni, né diventare un blogger professionista, ma devi darti lo spazio per comunicare chi sei davvero e perché il tuo metodo è diverso. Il tuo pubblico ha bisogno di più di un reel di 15 secondi: ha bisogno di qualcuno di cui fidarsi.

La tua audience impara davvero da te quando offri contenuti ben spiegati. Un post completo sul tuo blog educa i lettori 🎓, risponde alle loro domande 🙋‍♂️ e dimostra concretamente la tua competenza. Contenuti di questo calibro attirano i clienti giusti: chi cerca soluzioni e professionalità sarà portato a contattarti dopo aver trovato risposte chiare e utili nei tuoi articoli.

Inoltre, pubblicando sul tuo sito o blog hai pieno controllo del messaggio e della tua reputazione. Non sei vincolato dagli algoritmi o dai formati ristretti di piattaforme altrui: puoi costruire un’immagine professionale coerente e affidabile nel tempo.

Non credere a chi dice che “tanto nessuno legge più i blog”. Chi ha un problema da risolvere o vuole capire meglio un argomento si prende il tempo di leggere un contenuto utile. Un articolo ben fatto continua a lavorare per te nel tempo 🕰️: porta visibilità e autorevolezza molto dopo la pubblicazione. Mentre i post sui social svaniscono in fretta dal feed, un contenuto approfondito rimane rintracciabile e può generare fiducia duratura nel tuo brand.

Creare contenuti lunghi non è solo una tattica di marketing: è un investimento nel tuo pensiero strategico e nella crescita del tuo business. Scrivendo articoli di spessore, chiarisci le tue idee e ti differenzi davvero, posizionandoti come una voce autorevole nel tuo settore. È il momento di riflettere sul tuo approccio alla comunicazione. Forse vale la pena andare oltre la frenesia dei social e iniziare a costruire un ecosistema di contenuti più profondo e duraturo, che ti rappresenti al meglio e faccia crescere il tuo valore nel tempo.

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Ave atque Vale

Chiara

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